Il film racconta la storia quarantennale degli Inti-Illimani, attraverso i momenti musicali dal vivo e le interviste agli attuali componenti del gruppo musicale cileno.
Il racconto in prima persona dei componenti storici ci narra le vicende di coloro che, trovatisi esiliati all’improvviso, hanno portato il Cile nel mondo, diventando veicolo di alcuni dei messaggi fondamentali della lotta per la liberazione.
All’interno degli Inti-Illimani si confrontano oggi elementi storici e giovani musicisti di formazione musicale accademica, capaci di mettere a disposizione del gruppo un’elevata e raffinata preparazione tecnica ed artistica.
II radicamento nella musica popolare sudamericana rappresenta ancora un elemento vincente e distintivo del gruppo, ma la proposta musicale è più energica e si avvale di una forte componente di ricerca.
In questo documentario gli Inti-Illimani si raccontano, suonano, cantano sull’onda di intensi ricordi e di un rinnovato entusiasmo, sentimento che immediatamente li vede proiettati nel futuro.
Il pubblico riconoscerà il filo conduttore della storia degli Inti-Illimani e troverà la chiave di svolta che ha permesso al gruppo di rinnovarsi nel corso di un lungo percorso professionale, dimostrando che la musica rimane la forma più immediata di trasmissione culturale e che le culture possono essere sradicate dalla loro terra d’origine, ma non possono perdersi.
I temi della memoria, delle radici culturali e dei valori fondamentali della vita si condensano in questo viaggio che, come tutti i viaggi che si rispettino, ha in serbo una sorpresa: l’incontro con uno dei giovani cantautori italiani più affermati, Daniele Silvestri, documentato in questo film dalle immagini di un concerto-evento, già simbolo di un sodalizio umano prima ancora che artistico.