L’assessorato alla cultura del comune di Elmas, in collaborazione con l’associazione culturale L’Alambicco organizzano per Domenica 2 giugno 2013 alle ore 19 presso il Teatro comunale un importante momento unitario di riflessione e di solidarietà.
COMUNICATO STAMPA
L’assessorato alla cultura del comune di Elmas, in collaborazione con l’associazione culturale L’Alambicco organizzano per Domenica 2 giugno 2013 alle ore 19 presso il Teatro comunale un importante momento unitario di riflessione e di solidarietà con le popolazioni che hanno vissuto la guerra civile Jugoslava, ispirata al principio della “pulizia etnica” e considerata tra le più sanguinose e disumane.
Durante la serata verrà proiettato il documentario di Andrea Legni e Valerio Bassan, intitolato
KOSOVO VERSUS KOSOVO(2012) 52’
Presente il regista Andrea Legni. A seguire, dopo la proiezione, un incontro dibattito.
Si fa presente che il film ha recentemente vinto il premio speciale come miglior film consigliato alle scuole al Festival Internazionale
“UN FILM PER LA PACE 2013”.
INGRESSO LIBERO
Sinossi:
Il documentario è il resoconto di un viaggio attraverso l’ultimo stato nato in Europa. Un viaggio di tre settimane durante le quali due giovani giornalisti hanno avuto l’opportunità di raccogliere le opinioni di alcune tra le personalità più in vista delle due parti in causa (tra i quali il Segretario di Stato Serbo per il Kosovo e l’ex leader delle milizie indipendentiste dell’UÇK), ma soprattutto hanno potuto vivere la quotidianità dei villaggi serbi del Paese.
Infatti, nonostante l’indipendenza autoproclamata nel 2008 (ancora non riconosciuta da oltre la metà dei paesi membri dell’Onu e limitata dalla perdurante presenza sul territorio delle missioni di Nato, Onu e Unione Europea), le zone serbe all’interno del Kosovo rimangono realtà parallele. L’area del Paese a nord della città di Mitrovica, abitata quasi esclusivamente da serbi, è parte del nuovo stato soltanto secondo le cartine: al suo interno, infatti,il governo kosovaro non ha alcuna autorità. Mentre a sud del fiume Ibar, che attraversa Mitrovica segnando, di fatto, il vero confine tra Serbia e Kosovo, circa 50mila serbi vivono in piccoli villaggi monoetnici sparsi un po’ su tutto il territorio. Gli abitanti di queste aree votano sindaci riconosciuti solo da loro stessi, utilizzano una propria moneta, hanno infrastrutture, scuole e ospedali gestiti direttamente da Belgrado.
Cercano, tra molte difficoltà, di custodire e rivendicare una propria autonomia dallo stato kosovaro. Gran parte dei politici e dei media di parte albanese considerano gli abitanti di quest’area solamente degli “invasati” che puntano a destabilizzare il Kosovo.
L’esistenza stessa di questi villaggi viene spesso definita come un cancro interno al territorio dello stato. Tra i nazionalisti serbi, invece, gli abitanti della parte nord del Kosovo vengono elevati al rango di eroi, in quanto ultimi autentici difensori di una patria quasi perduta.
Per info:
Associazione culturale L’Alambicco
tel. 3280615046 - 3280951378