L’eredità della grande stagione del cinema muto internazionale si riverbera sulle produzioni di film di tutto il mondo nei decenni successivi, fino ai giorni nostri. Consiste non solo di suggestioni, storie e soluzioni stilistiche ma anche di un invito a realizzare opere che sulle forme espressive del muto imperniano la propria struttura, richiamando esplicitamente una stagione che nei film di alcuni grandi registi mostra residui di creatività per nulla trascurabili. I film proposti in questa rassegna dedicata al cinema muto nell’epoca del sonoro, attraversano diversi generi e tematiche. Il punto di incontro è la mancanza di dialoghi, con le sole colonne sonore musicali e i rumori che accompagnano lo svolgimento della storia e le didascalie narranti. Serata dopo serata si passa dalla spy-story sulla guerra fredda, al comico sul metacinema; dall’omaggio al cinema chapliniano alle diversità culturali e alla bellezza della natura attraverso un viaggio in 24 paesi del mondo; dal dramma dell’abbandono alla perdita del lavoro in una narrazione tra fantasia e realtà; dal tema della follia mutuata da un racconto di Lovecraft a un salto fantascientifico nel futuro; da una città i cui abitanti hanno misteriosamente perso la voce all’horror mitologico; dalla fine del cinema muto al sonoro che manda in rovina diversi attori alla rivisitazione creativa in un altro spazio-tempo della fiaba di Biancaneve; dalle malsane dinamiche familiari che tracimano in tragedia all’emarginazione e alla disabilità che portano a comportamenti devianti. Gli interventi che verranno presentati nel corso della tavola rotonda si propongono di esplorare le relazioni che sussistono tra lo straordinario patrimonio visivo, narrativo, simbolico dell’epoca del cinema muto, e il cinema sonoro, che se ne è appropriato più o meno scopertamente, impiegando registri differenti, che spaziano da quello tragico a quello parodico.